Ciao amiche del blog!!!
ho deciso di scrivere oggi questo post, perchè non so se nei prossimi giorni riuscirò a trovare il tempo di collegarmi.
Io passerò il Ferragosto nella mia città, pranzerò a casa mia con genitori, suoceri, cognati e bisnonna.
In questi giorni sto già preparando ......Poi se la stanchezza non mi coglierà, il pomeriggio del 15 sono intenzionata ad andare alla "VARA".
La festa più importante della città di Messina, ricordate? Ve ne avevo parlato qualche mese fa. Tanti accorrono ogni anno per vedere e molti partecipano attivamente per tirare le corde di questa bellissima macchina votiva ( i tiratori, vestiti di bianco con la fascia azzurra alla vita).
Ecco come sarà la citta di Messina quel pomeriggio dopo le 19 00, orario di partenza della VARA.
La statua in cima col manto azzurro è Gesù che tiene sul palmo della mano LA MADONNA (viene Assunta al cielo da suo Figlio); le statue più piccole, sono angeli con indosso tuniche che vanno dal rosso, azzurro, blu, verde, giallo e poi ancora tantissimi fiori. Alla base della macchina, una teca in vetro con dentro il corpo della Madonna.
Mentre la macchina votiva corre sull'asfalto, bagnato dalle autobotti, per facilitare la corsa dei devoti tiratori che corrono a piedi scalzi, gli angeli si muovono e il sole dorato gira insieme alla terra che c'è sotto i piedi di Gesù.
Vedere la partenza è sempre una grande emozione, anche se ogni anno vado a vederla, ogni volta è sempre più bello partecipare a questa festa religiosa.
Alla fine della sua corsa la VARA si ferma al Duomo di Messina e li rimane insieme a MATA E GRIFONE ( il gigante e la gigantessa) fino al 25 agosto.
Ecco la storia:
Mata era figlia di un nobile, tale Cosimo II di Castellaccio e Camaro. Il suo vero nome era Marta.
Grifone era un saraceno di grande mole, a capo di un esercito conquistatore. Il suo vero nome era Hassan Ibn Hammar e il nome Grifone derivò da Grifo.
In quel periodo Messina era sottoposta alle scorrerie dei saraceni.
Un giorno il gigante moro si innamorò di Mata, tanto da chiederla in sposa al padre, il quale però gliela rifiutò, perchè non di fede cattolica.
Il saraceno se la ebbe a male e persa la testa cominciò a commettere scorribande feroci.
Per porre fine a questa situazione drammatica, il nobile messinese decise di acconsentire alle nozze, ma Mata pose la condizione che il saraceno dovesse convertire prima al cristianesimo.
Il giovane, allora per amore, accettò la condizione, si convertì al cristianesimo. Grifone smise di fare scorrerie e divenne gentile e affettuoso e il matrimonio con Mata si rivelò molto prolifico per questo nacque la leggenda che Mata e Grifone furono i progenitori dei messinesi.
Spero che apprezziate questo post. Ci tenevo a farvi conoscere le tradizioni della mia città. Chissà magari qualcuna di voi è stata a Messina e ha visto queste feste.
Vi lascio augurandovi
BUON FERRAGOSTO!!!!!